giovedì 17 febbraio 2022

Train To Busan (2016)

 
Regia: Yeon Sang-ho
Anno: 2016
Titolo originale: Busanhaeng (부산행)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.6)
Pagina di I Check Movies
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Disponibile su RAI Play, Train To Busan è in film che merita di essere recuperato e goduto. E lo dico da non amante delle pellicole orientali (che poi è una frase che non significa niente, ma io mi sono capito) e di horror con zombie o simili. Qui non ci sono veri e propri zombie alla Romero, ma ci siamo capiti ugualmente. La storia non è affatto originale: fuga di un qualche composto, contagio, infetti che diventano all'improvviso violentissimi assalitori di chi non lo è, fuga dei superstiti, lotta. La cosa bella però è che Yeon Sang-ho, regista sudcoreano alla sua prima esperienza con un lungometraggio in live action, riesce a dare vivacità a questi mostri famelici e li stipa con violenza si di un treno diretto a Busan e partito da Seoul. Quindi da un lato abbiamo questi esseri immondi che vogliono azzannare chiunque vedano (al buio no, si rimbambiscono) molto veloci e che si muovono all'unisono (belle le immagini in cui si ammucchiano e si accartocciano tra loro) e dall'altra gli spazi claustrofobici, stretti e separati per comparti di un treno che ospita sia sani che non. Come da tradizione asiatica (ma non solo) è tenuto in considerazione anche l'aspetto sociale che vediamo sia nello sviluppo del protagonista che degli altri superstiti. Infatti il soggetto principale è un uomo egoista e dedito al lavoro che non ha neanche tempo per ricordarsi del compleanno della figlioletta, che all'interno del viaggio in treno crescerà psicologicamente e subirà una sorta di redenzione, nei confronti della bambina, degli altri ospiti del treno e del pubblico.Bella anche la scena profetica che richiama a green pass - no green pass / vax - no vax, con alcuni basterdelli che non vogliono nella propria carrozza altre persone palesemente sane. Ma la paura fa anche questo, e in due anni di pandemia lo abbiamo ben capito tutti quanti. Un contesto ristretto quindi con un numero considerevole di zombie che attaccano a più riprese e si moltiplicano quindi di conseguenza a velocità folli. Ben trasposto visivamente, non annoia pur risultando assai prevedibile.

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