lunedì 4 luglio 2022

Frank Herbert - L'Imperatore-Dio Di Dune

 
Autore: Frank Herbert
Anno: 1981
Titolo originale: God Emperor Of Dune
Voto: 2/5
Pagine: 480
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Trama del libro e quarta di copertina:

Dopo millenni di dominio sull'universo, l'Imperatore-Dio Leto II, ibrido prodotto dalla fusione del suo corpo umano con diverse trote della sabbia, ha potuto assistere al profondo mutamento di Arrakis, ormai conosciuto solo come Rakis. Le antiche distese di sabbia sono soltanto un ricordo lontano, e il pianeta è molto diverso dall'arido Dune. La vegetazione è florida e l'acqua sgorga abbondante, e non c'è più traccia dei vermi della sabbia. Leto II ha dedicato ogni energia a incrementare i suoi enormi poteri, con l'unico risultato di diventare una creatura abietta e disumana, che getta un'ombra minacciosa sul Sentiero Dorato. Il comandante Duncan Idaho si trova a dover affrontare una questione morale incredibilmente ardua: qual è la scelta giusta, rimanere fedele agli Atreides, nel bene e nel male, o lottare contro un tiranno malvagio che porta ai popoli solo rovina e oppressione?
 
Commento persona e recensione:
 
La saga di Dune è tra i miei romanzi di fantascienza preferiti, forse sta proprio nel gradino più alto nel podio, e fa la lotta con alcune rare eccezioni ben scritte e strutturate. Ne sono proprio innamorato, venerando questo universo, come un fan ancora agli esordi, che si emoziona ogni volta che ne sente parlare. Mi ero fermato però alla prima parte dei sei libri ufficiali. Un po' perchè ho sempre rimandato con l'idea che prima o poi avrei avuto maggior tempo da potergli dedicare nella più completa totalità, un po' perchè temevo di trovare quello scoglio su cui infrangere l'onda emotiva dell'apprezzamento a tutti i costi. Ecco, appena visto il nuovo film di Villeneuve, ho deciso di buttarmi a capofitto con gli ultimi tre romanzi che stavano prendendo polvere da diversi anni. Lustri. Decadi. E parlare di capofitto è un tantino esagerato, almeno nelle idee: ammetto di non aver iniziato subito nella lettura, ma circa tre mesi fa buoni buoni sì. E tre mesi per leggere un libro che ti piace spesso sono troppi. Pechè o ti garba talmente tanto che rallenti volutamente lo sfogliare delle pagine, oppure ti sei infognato. A me onestamente, questo quarto capitolo non è piaciuto: troppo lento, troppo in là nel tempo, e senza una vera trama armoniosa che possa svelare eroi epici di un certo livello. Non è tutto da buttare perchè le idee sono interessanti, anche se mai rivoluzionarie come in quelli passati, eppure una volta finito ho tirato un sospiro di sollievo. Da una parte ora nutro molte aspettative sul prossime, ma chissà quando mi ci rimetto sotto.

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