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domenica 15 aprile 2018

The Barbarians (1987)




Regia: Ruggero Deodato
Anno: 1987
Titolo originale: The Barbarians
Voto e recensione: 3/10
Pagina di IMDB (4.9)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Non è divertente, non è violento, non è epico. Deodato si ritrova quasi casualmente a girare questo film dagli spunti ironici, ma che ha una trama e degli effetti non speciali davvero imbarazzanti. Il soggetto è semplice e per nulla originale, ma riesce a far leva su un buon reparto di costumi e se vogliamo esagerare anche le scenografie hanno un loro perchè. Troppo ridicole alcune scene, che non lo rendono un film ben inseribile in un genere delineato. L'ambientazione fantasy è di per sè odiosa per quanto mi riguarda, ma l'inserimento forzato di scene puramente trash riesce a farmelo digerire ancora meno. I due gemelli scemi fanno più tenerezza che altro. Non sono uomini grossi, forti e muscolosi, ma semplicemente barbari. Come se fossero una razza a parte. Una delle più grandi boiate di sempre, ma proprio per questo sprizza un po' di compassione e lo si guarda con tanta nostalgia.

Edizione: DVD
Uscita recente della Quadrifoglio che nel titolo richiama "The Barbarians & Co.", le immagini hanno un che di antico e non troppo mirabolante, l'audio italiano è presente sia in stereo che in Dolby Digital 5.1 ed abbiamo anche gli extra:

  • Intervista a Ruggero Deodato (18 minuti)
  • Intervista ai gemelli David e Peter Paul (6 minuti)
  • Special TV (4 minuti)
  • 2 trailer
  • videoclip musicale "I am a wild one"

mercoledì 11 gennaio 2017

La Casa Sperduta Nel Parco (1980)


Regia: Ruggero Deodato
Anno: 1980
Titolo originale: La Casa Sperduta Nel Parco
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (5.9)
Pagina di I Check Movies
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Nello stesso anno in cui esce il suo lavoro più celebre, Deodato propone anche questa pellicola del filone revenge movie, con David Hess (che a farlo apposta è lo stesso de L’Ultima Casa A Sinistra ) nei panni del protagonista (con la voce di Ferruccio Amendola). Il film, come il personaggio, è crudo, violento, ambiguamente malato: Deodato non fa prigionieri nel suo modo di condurre una trama che se vogliamo, nella sua scialba semplicità è anche fin troppo elaborata. Mostra sangue e corpi nudi senza remore, atti di violenza fisica e psicologica. Ottimo il contrasto musicale che vede una colonna sonora dolce e mite (sweetly oh sweetly) in contrasto con le scene brutali e raccapriccianti. Contrasto che non si limita al solo impatto audio, ma anche visivamente ed all’interno della sceneggiatura abbiamo momenti importanti in cui il pericolo è alternato ad una sorta di gioco erotico in cui non sempre i ruoli sono chiari. Ci penserà un colpo di scena finale, un po’ forzato e tirato per le lunghe, a ristabilire le giuste mansioni all’interno della trama. Considerando però che Deodato fa in modo che non esistano vittime: soltanto aguzzini. Poi poco importa se le donne hanno rapporti sessuali (non sempre) controvoglia o se gli uomini vengono picchiati ripetutamente. E’ difficile stabilire se si tratti di violenza carnale a senso unico o se  siano solo espedienti per mostrare che questa sia a trecentosessanta gradi. Di sicuro il compito di attirare l’attenzione e turbare è riuscito perfettamente, sia al regista che al duo Hess – Lombardo Radice.  Grazie ovviamente ai comprimari ed alla loro ambiguità, in special modo quella femminile. Comunque un film controverso di un regista controverso: non mi poteva mancare l’edizione bluray che è accettabile dal punto di vista video ed offre due tracce audio anche per l’italiano, una in DTS HD MA Stereo. Un paio di volte la traccia ha come un mancamento, si spezza, ma niente di grave. Gli extra sono:
-          Trailer
-          Danzando su una lama di rasoio (22 minuti)

sabato 13 febbraio 2016

Cannibal Holocaust (1980)




Regia: Ruggero Deodato
Anno: 1980
Titolo originale: Cannibal Holocaust
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (6.0)
Pagina di I Check Movies
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Dopo aver visto The Green Inferno mi sono voluto avvicinare un attimino al cinema "cannibal". Vabbeh sapevo già il risultato: non mi attira molto. Voglio però fare una precisazione. Noi ignoranti spesso ci facciamo un'idea sbagliata su titoli e generi e come sempre la cosa migliore da fare per non avere pregiudizi (o anche per rafforzare le proprie tesi, cambiare modo di pensare etc) è viverli sulla propria pelle. Cioè non realmente in questi casi, ma guardando qualche film. Cannibal Holocaust è decisamente peso e violento, con mutilazioni, sangue, stupri e tante altre nefandezze, eppure la ferocia non è fine a se stessa. Non è che questo Deodato, per me comunque uno sconosciuto, abbia creato un film solo per vomitarci addosso rabbia e secchiate di sangue. Nel suo essere violento ha una certa logica ed una profondità che non mi sarei aspettato. Anche qui le vere e proprie scene crude sono tutte concentrate nella seconda metà della pellicola raccontate sotto forma di mockumentary (un finto documentario). Un po' quello che abbiamo già visto in The Blair Witch Project insomma, se non volete starvi a guardare questo (paura eh? No, tanto non è un horror, è una cosa a parte). La forza del film sta nell'essere semplice, ma non per forza scontato. Una missione pseudo giornalistica arriva in Amazzonia per filmare le più sconosciute popolazioni indigene (cannibali), ma si comportano da veri e propri sadici bastardi, così li aspetta una morte atroce e per me anche troppo veloce. Deodato quindi oltre al tema del "chi è meno civile?" ci infila pure quello dello "scoop a tutti i costi". Lo fa nel 1980, non proprio ieri. Esistono buoni documentari, buoni reportage, ma anche altri prodotti fatti da uomini senza scrupoli che godono a creare situazioni sensazionali da filmare e da portare all'interno delle nostre case. Il risultato tecnico del film è senza ombra di dubbio un ottimo lavoro: le pellicole che sembrano veramente sciupate, le scene più crude che non ti fanno pensare che ci sia qualcosa di finto. Ammazzano pure una tartaruga, credo realmente, ma non si sa mai: è un film. Ecco, anche le scene in cui muoiono gli animali sono molto gore. Ora il film è un cult movie, ma in passato ha ricevuto migliaia di critiche e fatto passare dei brutti quarti d'ora in tribunale al regista e parte del cast. Vabbeh dai, è un film.