domenica 28 marzo 2010

La morte del calcio

Dopo la morte della politica (per la prima volta oggi non son andato a votare) l'Italietta si merita un articolo sul calcio. D'altra parte Il Grande Fratello è finito, ed oggi non è scappato nessun animale dallo zoo (fonte: Studio Aperto), quindi puntiamo sulla religione nazionale.
Dopo che lo strapotere dell'Inter viene messo in dubbio giornata dopo giornata e la Juve risulta non pervenuta, ci siamo accomodati al Fondo per gustarci il Milan. La partita (per ora siamo al 64°) risulta interessante come un horror russo di quelli di cui discutono ricche signore impellicciate nei salotti di Parigi. Un niente in mezzo al campo, raffiche di vuoto che occupano gli spazi di gioco. La fine del calcio e delle idee. Il tutto ha però un lato positivo: questa estate l AC Fondo qualsiasi risultato faccia, sarà sicruamente migliore rispetto a quello propinatoci questa sera. Ed io coglione che so anche uscito nonostante domani sia di primo e l'ora in meno di sonno. Di certo ripensando alla partita sarà più facile addormentarsi, senza troppi sconvolgimenti onirici.

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