Bronson interpreta Jay Killion, agente dei Servizi Segreti che deve proteggere la First Lady da una serie di attentati, e sì, tutto si svolge con la prevedibilità di un manuale di cliché: lei inizialmente lo detesta, poi scopre i rischi, fuggono insieme, qualche scena d’azione e boom, fine.
I dialoghi? Molto “guarda che esplode tutto!” e pochissima profondità. La sceneggiatura è piuttosto scarna e non aiuta a far decollare niente, mentre i personaggi secondari sono talmente piatti che potresti confonderli con sagome di cartone.
Nota positiva? Se cerchi un relitto nostalgico degli anni ’80, c’è almeno da apprezzare la presenza sullo schermo della coppia Bronson–Jill Ireland (lei, in uno dei suoi ultimi ruoli), che anche se non aggiunge molto alla qualità del film regala qualche momento leggermente più umano/ironico nel loro rapporto.
E per fan hardcore di Bronson che vogliono vedere il suo stoicismo incrollabile in azione, beh… quel lato lì c’è, anche se non basta a salvare il film.
In definitiva: penoso, con una trama da manuale del “tanto per tenere in piedi 88 minuti” e dialoghi che ti fanno rimpiangere persino il doppiaggio amatoriale. Ma se vuoi un pezzo di cinema ottantiano bizzarro e involontariamente comico, qualche secondo di curiosità lo strappa.
Nessun commento:
Posta un commento