domenica 6 febbraio 2011

Sono transumanista ed estropico

Foto di datawinds
Ho ritrovato la parola "transumanesimo" questa mattina, mentre mi prestavo alla quotidiana lettura di Lega Nerd , e con gioia ho pensato che finalmente qualcuno ha tirato fuori dal cassetto questo grande movimento di cui mi sento di far parte. Sono anni che ricerco articoli che trattano argomenti estropici tanto più che questo termine lo inserisco spesso nelle brevi note biografiche che mi caratterizzano, quando mi scrivo ad un forum o ad un social network (su FB: "estropicamente liberale"). Perchè quindi non parlare anche qui di questa corrente, di questo movimento culturale, di questa filosofia di vita? Cosa è nello specifico potete andarvelo a leggere su wikipedia attraverso i link che ho messo, ma volevo sottolineare il fatto che tutto ciò riguarda assolutamente gli hobby, le tendenze, i piaceri di molti di noi pur senza saperlo. Volete sapere se siete anche voi transumanisti? Rispondete a queste domande, forse un po' generiche, e dalla risposta quasi scontata per coloro che amano la tecnologia, l'informatica, i progressi della scienza.
Al di là dei testi scritti su questi argomenti, faccio sempre più caso che molti libri o molti film oggi riprendono tematiche transumane ed estropiche. Se guardiamo nello specifico per quanto riguarda il cinema molta fantascienza (mio genere preferito) ha caratteri di questo genere. Se pensiamo ai libri il cyberpunk, sebbene spesso abbia connotazioni negative, tratta argomenti similari. Dan Simmons con il suo Hyperion resta uno dei miei romanzi preferiti e Charles Stross con Accelerando, seppur non lo abbia considerato un capolavoro, descrive alla perfezione i processi tecnologici che ci porteranno alla singolarità. L'altra faccia della medaglia, ma non meno interessante possiamo averla in alcuni lavori di carattere distopici. Spesso infatti le dittature utopistiche piegano la tecnologia, anche futuristica, al proprio volere. Possono essere dittature macabre e pesanti come quella di 1984, oppure più raffinate, ma non meno pericolose come quella che abbiamo in Gattaca o Conan il ragazzo del futuro. Se leggiamo Vinge invece possiamo avere una via di mezzo, soprattutto per la singolarità, tra il bene ed il male. Con Nancy Kress la storia è simile: la fede nella scienza ha i suoi pro ed i suoi contro.
Dal canto mio, mi sento di dare piena fiducia alla scienza senza troppi bavagli etici, culturali o religiosi.

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