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lunedì 16 gennaio 2023

Fast & Furious 9 - The Fast Saga (2021)

 
Regia: Justin Lin
Anno: 2021
Titolo originale: F9
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (5.2)
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Ormai guardo ogni nuovo film della saga di Fast & Furious con lo stesso  sentimento con cui ho guardato quelli di Sharknado. C'è però una grande differenza tra le due: quelli capitanati da Vin Diesel se la sentono ed hanno un seguito incredibile di bimbiminkia. Quelli degli assurdo squali volanti invece perlomeno sono diventati una trashata di nicchia.Qui è ganzo vedere però se c'è un limite alla decenza, ma a quanto pare si ferma solo nel non resuscitare (ancora) l'unico personaggio degno di nota di tutta la saga. Poi son tornati cani e porci, ed aggiunti altri anche in maniera scoppiettante, come in questa trama qua. Ovviamente si tratta di una mera operazione da azione con chi riesce a creare l'esplosione o l'incidente automobilistico più grosso. Stavolta si va pure nello spazio. Tanto per esagerare ancora di più. Penso che ne usciranno anche altri di film della saga ed il divertimento sta nel vedere dove si spingeranno e se continueranno a fare i barbecue con la solita preghiera alla fine.

lunedì 26 aprile 2021

Fast & Furious - Hobbs & Shaw (2019)

 
Regia: David Leitch
Anno: 2019
Titolo originale: Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.4)
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Premetto che quando decidi di guardare un film del genere SAI già cosa ti devi aspettare e SAI già cosa ne verrà fuori. E quindi senza fare falsi proclami sul VERO cinema una cosa è chiara: quando decidi di guardare un film del genere lo fai per puro piacere ed intrattenimento. Lo so io, lo sapete voi, lo sanno quelli che tirano fuori questi prodotti. Ed è un bene che ci siano, perchè sono divertenti, leggeri e concorrono a quella sorta di gara silenziosa a chi fa più baccano. Però appunto pretendi che determinati elementi che fanno del cinema d'intrattenimento quello che è, vengano rispettati. O che per lo meno si abbia una sorta di originalità non tanto nella costruzione della trama o nello sviluppo dei personaggi, ma almeno per le scene di azione. Invece oltre ad avere i soliti battibecchi tra due energumeni che si amano, manca il costrutto di un vero pericolo per cui debbano scendere in campo proprio loro due, proprio con quei modi, proprio in quelle location, per salvarci tutti. Da chi? Da una sorta di villain obsoleto da quanto abusato che fa parte di una per niente misteriosa organizzazione criminale dalla mission cartacarbonata dagli 007 di antica memoria.  E d'accordo, abbiamo detto di non preoccuparci troppo della trama, ma in questo modo si rischia di avere una sequela di scene improntate solamente all'azione che , se non ti prendono, risultano addirittura noiose. Ed è proprio questo il caso. Ormai si assomigliano quasi tutti che anche puntare sempre più in alto risulta talmente faticoso anche per gli sceneggiatori che lo fanno secondo me scontenti ed avviliti. Non riuscendo a centrare il punto, ma mirandolo con un occhio chiuso, quello buono.
 

domenica 24 dicembre 2017

Fast & Furious 8 (2017)




Regia: F. Gary Gray
Anno: 2017
Titolo originale: The Fate Of The Furious
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.8)
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Film:
Chissà se la saga di Fast And Furious avrà mai fine. Per adesso, tra alti e bassi ci allieta. Era lecito aspettarsi in più di un'occasione una boiata sensazionalistica dal punto di vista dell'azione e degli effetti speciali. Qualche volta hanno osato troppo senza raggiungere i risultati sperati, altre sono riusciti a deviare con approfondimenti sui personaggi che davano quel tocco in più. In questo ottavo capitolo sembra più che altro che la gara sia nell'apparire, più che a far correre le auto. Già da tempo infatti le corse clandestine erano passate in secondo piano, ed utilizzate più o meno come una scusa per trame a sfondo thriller o spionistico, ma qui basta girarsi un attimo e vedere un volto ormai noto. C'hanno infilato pure Charlize Theron. Comunque il film è ganzetto, da popcorn e con tanti botti, inseguimenti e combattimenti. Troppo superficiali però alcune cose che sarebbero dovute essere spettacolari (e di cose spettacolari ce ne sono eh) e mi viene da pensare a tutti qui sofisticati sistemi informatici e di hackeraggio, bellini da vedere, ma che anche all'interno della storia hanno poco senso, ma soprattutto alle scene in cui le auto con sistema di guida assistita (anche quelle che non ne sono equipaggiate) corrono per le strade di NY. L'effetto è decisamente falso, di roba che si vede su YouTube insomma. A parte questo, riuscito nell'intento di intrattenere.

Edizione: steelbook
Steelbook classico di quelli che si assomigliano per tutta la saga. A mio avviso brutto e senza spina dorsale. Il disco è qualitativamente ottimi nel video, per la lingua italiana ha un DTS 5.1 e gli extra sono:

  • Commento audio
  • Lo spirito cubano (8 minuti)
  • In famiglia (17 minuti)
  • La cultura dell'auto (21 minuti)
  • Tutto sulle acrobazie (18 minuti)
  • Versione prolungata delle scene di lotta (5 minuti)

mercoledì 26 agosto 2015

Fast & Furious 7 (2015)


Regia: James Wan
Anno: 2015
Titolo originale: Furious 7
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (7.4)
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Sette. Siamo arrivati a sette con la saga di Fast & Furious, e qui succede veramente di tutto. Dal primo, un po' acerbo ed incentrato su rapine e corse automobilistiche sono cambiate un po' di cose, ma non l'ossatura da cui deriva l'enorme successo del franchise. Qualcosa si era perso per strada, soprattutto con quella sorta di spin-off ambientato in Giappone, ma sempre sotto Justin Lin sono riusciti a crescere ed a riprendere in mano le redini. Questa volta, a chiudere il cerchio ci pensa James Wan, uno che si è sempre e solo dedicato all'horror, dando il via, tra l'altro ad un'altra imponente saga di successo: quella di Saw. Una crescita inaspettata perchè non si è andati sempre più in giù, come sarebbe stato lecito pensare, ma evidenziando i connotati di action movie e spy story si è arrivati a creare quel senso di famiglia ed amicizia, che vedremo concludersi qui con quell'elogio_dedica a Paul Walker, che sa un po' di ingenuo e semplice, ma che unisce indubbiamente. Non c'è azione, è solo una dedica, con le due auto e le parole di Toretto, ma è davvero commovente e ben riuscita. Rafforza il valore di amicizia e sembra davvero che vada oltre alla trama del film e che si rivolga alla realtà. Non so se questo cerchio si concluderà realmente qui o si andrà avanti senza uno dei protagonisti principali, ma per adesso mettiamoci un bel sasso sopra. Tutto quello che ci si poteva aspettare da un film del genere qui dentro accade: e se sei abituato alle esagerazioni, per poter gioire devi volerne ancora di più grandi. FF7 non ti deluderà, con azioni sempre più al limite, sempre più strong, sempre più impossibili da immaginare. Il cast è troppo lungo da listare, ma ai vecchi volti se ne aggiungono di nuovi, ognuno con le proprie peculiarità: dico solo che entra in scena un certo Kurt Russell. E che la funzione del suo personaggio non è scontata: nel 99% dei film, avrebbe fatto il doppio gioco o tenuto un tranello ai nostri eroi, invece è onesto e si da da fare. Un troio anche a cento anni di carriera. Poi vabbeh, la prematura morte di Paul Walker ha alzato l'indice di curiosità e di interesse, ma non penso affatto che l'abbia fatto in maniera macabra. Se non ci pensi, neanche riesci mai ad accorgerti di quali possano essere le scene  girate realmente da lui e quelle che prevedono l'ausilio della grafica computerizzata. Peccato per i vari cambi di location in stile videogioco, che da una parte sì, rendono più variopinta la situazione (Caucaso, Abu Dhabi e Los Angeles) , ma dall'altra funzionano come capitoli a se stanti che spezzano un po' troppo la trama. Difficile trovare però una serie di azioni tanto esaltanti in altre pellicole: esagerato, ma è ciò che ci piace. Esaltante.

venerdì 14 novembre 2014

Fast & Furious 6 (2013)


Regia: Justin Lin
Anno: 2013
Titolo originale: Furious 6
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.2)
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Ennesimo capitolo della saga di Fast & Furious, ma ancora una volta Justin Lin si supera e lo fa pompando ulteriormente le parti più esageratamente gonfiate di questa serie, ovvero le corse con le auto e l'azione. Tanto di questo, forse anche troppo se decontestualizziamo il film e non lo vediamo per ciò che invece è. E cosa è, se uno decide di guardarlo lo sa già. Anche perchè ti ritrovi proiettato nel mondo di Vin Diesel che continua ad essere l'astro trascinatore, e con lui inizi una nuova e rocambolesca avventura. Il gruppo, anzi la famiglia, si ricompatta come già avvenuto nel precedente capitolo , solo che questa volta torna Michelle Rodriguez (in Solo Parti Originali non era morta), senza memoria e facente parte del clan dei cattivi guidato da Luke Evans. Tutti gli ingredienti della vita spensierata, ma anche acrobatica ed al limite, restano invariati con Toretto che accetta il lavoro offertogli da Ther Rock, trascinando con sè Paul Walker e compagnia bella. Viene evidenziato il concetto di famiglia, scritto a caratteri cubitali ovunque, anzi marchiato a fuoco perchè saltano in questo modo legami affettivi (la nuova fiamma di Toretto si mette da parte con estrema facilità), si mettono in gioco valori estremamente grandi (Walker lascia a casa il bimbo per una missione suicida) e così via. Ma va bene, anzi va benissimo: sono questi i concetti di tipo psicologico su cui il film fa leva. il resto sono corse automobilistiche sempre più sensazionali, viste e riviste grazie ad effetti speciali ancora più esorbitanti e situazioni che hanno dell'incredibile. Poi se di realistico c'è poco, se una pista di atterraggio è lunga centinaia di chilometri, se le scazzottate non lasciano alcun segno, alla fine davvero chi se ne frega? Tanto tutto ormai è finto e fine a se stesso, ma piace. Non abbiamo più neanche le corse clandestine, perchè se come location scegli Londra e la Battersea Power Station qualcosa devi pur riadattare. Fast & Furious 6 è più un videogioco che un film, con scenari sempre diversi e spiccatamente esagerati (adesso inseguono pure un carro armato ed un aereo cargo militare), ma che nasconde al suo interno una trama non peggiore di altri thriller che sfortunatamente non possono contare su di un cast così vario e su effetti speciali così costosi. Ho scoperto da poco che faranno anche il 7. Chissà se finalmente cronologicamente sarà successivo al Tokyo Drift oppure continueremo a vedere Han più vecchio che nella pellicola giapponese.

domenica 5 ottobre 2014

Fast & Furious 5 (2011)


Regia: Justin Lin
Anno: 2011
Titolo originale: Fast Five
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.3)
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Sebbene sia l'ennesimo della stirpe dei Fast And Furious, e per la precisione il quinti, è il mio preferito. Tanto per cominciare assistiamo ad una reunion mastodontica del cast: accanto a Toretto (Vin Diesel) ed O'Conner (Paul Walker) abbiamo Mia (Jordana Brewster), Roman (Tyrese Gibson), Tej Parker (Ludacris), Han (Sung Kang), Vince (Matt Schulze) e l'agente Hobbs (Dwayne Johnson). Insomma, una sacco di nomi, un sacco di protagonisti, e tutti ben miscelati per il giusto commando e giusta dose di divertimento. Già perchè le corse con le auto non sono accantonate nel peggiore dei modi, ma si amalgamano alla perfezione in un thriller dalla trama sì esagerata e pirotecnica, ma anche adrenalinica ed impressionante. Il pezzo forte resta Vin Diesel, ma questa volta ben coadiuvato da Walker e da The Rock. C'è il giusto spazio per tutti e tre, da dividere poi anche con i comprimari che si ritrovano a gestire molto bene ogni situazione. Tutto quanto è garanzia: si cerca un certo tipo di azione in cui donne e motori non portano solo gioie e dolori? Ecco che l'ennesima bravata di Vin Diesel ci fa rilassare sul divano a goderci le sue rocambolesche fughe in auto, i suoi piani azzardati e sempre più esagerati, le sue scazzottate che lo vedono primeggiare anche con un maestro del wrestling. Questa volta inoltre il salto in un'altra città non americana (vedi la terribile prova in Giappone) è azzeccata: Rio riesce a stuzzicare l'interesse, e come location per la malavita e le corse non è davvero niente male. L'intrattenimento viaggia sulle gomme incandescenti delle auto guidate da tutti i nostri eroi, ma si dipinge anche di un interessante elemento "rapina" che lo rende molto accattivante. Effetti speciali sbalorditivi ed un'improbabile, ma indubbiamente magnifica, fuga per le strade brasiliane con una caveau d'acciaio trainato dalle auto è senza dubbio da applausi. Gli sceneggiatori non hanno certo paura di osare troppo. Da vedere, per gli amanti della serie o dell'azione pura.

lunedì 8 settembre 2014

Fast & Furious - Solo Parti Originali (2009)


Regia: Justin Lin
Anno: 2009
Titolo originale: Fast & Furious
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.6)
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Per il quarto capitolo della saga di Fast And Furious si risolvono un po' di problemi legati soprattutto a Tokyo Drift e rientrano in scena con assoluta prepotenza i due protagonisti principali: Toretto (Vin Diesel) ed O'Conner (Paul Walker). Il duo era presente solo nel primo titolo e c'è da dire che se ne sentiva la mancanza. Non tanto di Walker però, quanto dell'affascinante e carismatico Vin Diesel che in questa pellicola è molto più protagonista del solito con una figura disegnata appositamente per lui. Duro, troio, cattivo al punto giusto è l'antiroe che catalizza gran parte dell'interesse per un film in cui l'abbondanza è data comunque dalle auto. Non capisco però perchè (ok, perlopiù è dovuto ad un fatto di sponsor) insistere con tutte queste macchine giapponesi, anche se il grosso lo fanno quelle americane. Cronologicamente questa storia, sempre diretta da Justin Lin si colloca dopo 2 Fast 2 Furious , ma prima del già citato ed inutile Tokyo Drfit: in una scena è infatti presente Han ancora vivo. Rivediamo anche Letty (Michelle Rodriguez) e Mia (Jordana Brewster) qui però non sexy come una volta. Sono passati otto anni e le donne ne risentono. I protagonisti maschili invece si trovano alla grande. Nonostante il rientro in pompa magna del cast originale (è  forse questo il motivo per il titolo italiano?) si perde un po' l'ingrediente principale che aveva visto affermare il mondo del tuning e delle gare clandestine. Qui l'azione c'è, tanta, ma volta più sul lato poliziesco e sebbene le corse in auto siano numerose ed in certi casi molto ben fatte, si tratta di fughe tra banditi ed addirittura la location migliore, ovvero il tunnel al confine tra USA e Messico, viene utilizzata due volte. Le scene più importanti sono comunque adrenaliniche e divertenti, veloci, ben girate e chi ama il genere non può che rimanere soddisfatto. Anche se però, secondo me, è Diesel (o meglio, il suo personaggio Toretto) che tiene vivo l'interesse. Visti i primi tre, è possibile ed apprezzare anche questo, che è ad ogni modo un passo avanti rispetto ad altri sequel.

domenica 3 agosto 2014

The Fast And The Furious: Tokyo Drift (2006)


Regia: Justin Lin
Anno: 2006
Titolo originale: The Fast And The Furious: Tokyo Drift
Voto: 4/10
Pagina di IMDB (5.9)
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Tokyo Drft, conosciuto per gli amici come TriFast and TriFurious, è il terzo capitolo della saga di Fast And Furious, ma... ad esclusione di un piccolo cameo finale con Vin Diesel non c'entra nulla con i film precedenti. Cast rinnovato, ed ambientazione totalmente differente: come si evince dal titolo, siamo in Giappone. Con quasi tutte le auto messe a disposizione, di case nipponiche e con addirittura lo stupro della Ford Mustang che monta un motore Nissan. Sembra soprattutto uno spin off di un videogioco con gare automobilistiche che si incentrano solo e soltanto sui drift. Belle le immagini, gli effetti speciali ed i rombi accompagnati dalle sgommate, ma la storia è poca roba. L'americano che arriva in oriente e sfida addirittura la Yakuza, un accenno ad alcune frasi di filosofia spicciola sul mondo delle corse paragonato ad uno stile di vita con pochi limiti... Insomma chi guarda questa pellicola lo fa pensando (o anche no) ad una continuità inesistente con malavita ed infiltrati, invece si ritrova a vedere scorribande cittadine e nient'altro. La cosa migliore di tutte, sta nella colonna sonora e nei pompati rumori di sottofondo, che hanno il compito di distrarci dalla trama banale e scontata. Non sono da buttare neanche le gare clandestine a dire il vero, soprattutto la prima nel parcheggio a più piani, ma queste sono l'ossatura del film e quindi devono esserci per forza. Mi ero fermato qui anni fa, quando decisi di interrompere le mie visioni dei Fast And Furious, ora però voglio provare a continuare, giusto per curiosità e vedere i capitoli successivi.

giovedì 5 giugno 2014

2 Fast 2 Furious (2003)


Regia: John Singleton
Anno: 2003
Titolo originale: 2 Fast 2 Furious
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (5.7)
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A due anni di distanza dal primo capitolo, ecco il sequel del lavoro di Cohen con alcuni piccoli cambiamenti: ad affiancare Paul Walker nel ruolo del coprotagonista abbiamo Tyrese Gibson e la bella di turno è Eva Mendes. Voglio subito dire una cosa: è una boiata di film, ma almeno ha preso con sè gli ingredienti vincenti dell'originale. Attenzione: non ciò che l'altro aveva di buono, ma i fattori che lo hanno reso interessante, ovvero le gare con le macchine. E' infatti questo che ha fatto forte il successo del franchise, abusato o meno, stupido o no, ecco cosa ha portato milioni di ragazzetti (e non solo) a pagare il biglietto del cinema. Quindi abbiamo una sceneggiatura base, di quelle semplici, ricalcate da una puntata qualsiasi della serie Miami Vice con tanto di narcotrafficante (+/-) spietato. E tanti inseguimenti. O gare insomma. Ne hanno messe diverse di ogni tipo, questa volta celebrando un attimino anche i motori americani e non solo quelli made in Japan. E' così che la trama passa in secondo piano, appiattita da scorribande e prove di forza a chi romba di più ed allo scarico più potente. Colpo di scena già annunciato con lo scambio di auto e la parata con centinaia di auto da corsa inseguite da centinaia di auto della polizia. Talmente ridicolo che fa ridere e fa anche piacere. Davvero. Quasi al pari dei dialoghi: tutti forzatamente sopra le righe, frasi di repertorio che neanche alla recite di Natale avresti il coraggio di scimmiottare. Ganzo, solo perchè sai già cosa è e se lo guardi non può essere una sorpresa, neanche l'effetto "velocità di curvatura" quando vanno a 180 km all'ora.

venerdì 2 maggio 2014

Fast And Furious (2001)


Regia: Rob Cohen
Anno: 2001
Titolo originale: The Fast And The Furious
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.6)
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Primo film del fortunato e prolifico franchise dedicato a... le corse clandestine in macchina? Sì, qualcosa di simile. Abbiamo una pellicola che ricalca, almeno nella prima parte e negli intenti il migliore (in senso assoluto) Point Break di ben dieci anni più vecchio. C'è il gruppo di malviventi che vivono al limite ed il poliziotto infiltrato che si conquista la loro fiducia per poi incastrarli. Le similitudini sono molte, ed ora infatti mi è venuta una voglia terribile di riguardare il film di Bigelow. Ma torniamo alle macchine. La trama è abbastanza avvincente e lineare, si punta molto all'azione e questa non manca, a scapito di una migliore sceneggiatura, debole soprattutto nel finale. Non sappiamo bene dove vogliano andare a parare, se i cattivi esistano realmente (sono solo gli asiatici?) e se il buono sappia fare o meno il suo lavoro (non sembrerebbe). I protagonisti sono due: Vin Diesel detto il Nafta (ok questa è vecchia) e Paul Walker che si contendono le scene migliori. Le gare, per lo più con auto giapponesi, nono sono niente di che sebbene la regia riesca a renderle interessanti e divertenti. Si tratta di pigiare l'acceleratore in un rettilineo ed ogni di tanto di utilizzare la spinta con la nitro (per chi si divertiva con i vecchi giochini). Niente di troppo difficile quindi. Buono comunque il comparto audio, con una colonna sonora molto adatta, così come la fotografia ed i mezzi utilizzati per vedere la grinta sprigionata dai motori truccati. Unica automobile degna di nota è la Dodge Charger utilizzata e distrutta nelle scene finali, il resto sono giapponeserie che evidentemente sponsorizzavano la pellicola. Per chi vive la propria vita ad un quarto di miglio per volta è magari un cult da osannare, io non ne sono mai andato matto.