venerdì 4 luglio 2025

Una Donna Per 7 Bastardi (1974)


 
Regia: Roberto Montero
Anno: 1974
Titolo originale: Una Donna Per 7 Bastardi
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon
Resta aggiornato sul canale Telegram  VERonTelegram
Resta aggiornato sul canale di VER su WhatsApp  
 
Film:
 Una donna per sette bastardi (1974) è un film che non finirà mai nei libri di storia del cinema — ma forse merita almeno una nota a margine, giusto per ricordarci com’era certa produzione di genere italiana quando si infilava nel filone pseudo-western… ma senza cavalli, senza pistole, senza neppure un duello come si deve.

Qui l’ambientazione è più polverosa di facciata che di sostanza: un gruppetto di uomini rudi, una donna contesa, due calci in faccia, dialoghi da fotoromanzo andato a male. La trama è poca roba, ridotta all’osso: si litiga, si beve, si minaccia, si ride di grana grossa — e si mena. Soprattutto si mena. Le scazzottate sono coreografate a metà, anche senza stunt improvvisati e inquadrature spesso più storte di una sedia sfondata.

Eppure, malgrado tutto, c’è quel fascino sporchissimo di cinema minore che non voleva essere altro se non un passatempo da seconda serata. Un film di cliché appiccicati con la colla: la donna perennemente in pericolo o seducente a comando, i sette maschi rissosi che sembrano usciti tutti dallo stesso bar sotto casa, un regista che probabilmente aveva una sola indicazione: «Buttatevi giù e fate casino».

Insomma, Una donna per sette bastardi è figlio di un’epoca in cui anche la serie B (o C, in questo caso) aveva il diritto di farsi vedere al cinema di provincia o in qualche retro-programmazione notturna. Oggi lo guardi con un occhio mezzo chiuso e un sorriso mezzo aperto: brutto, sì, ma onesto.
E poi, diciamolo: certi “bastardi” di celluloide, col tempo, diventano quasi simpatici.


Edizione: DVD
Ah, Oblivion Grindhouse numero #36: piacciano o piacciano meno, ci portano sempre delle chicche ormai perdute. Qui con scan a 720p da analogico. La qualità infatti non è eccelsa, ci sono sbavautre forti qua e là e si nota l'antichità della pellicola. Non male invece il comparto audio in stereo, anche se pure qui abbiamo alcuni salti e rumorini di fondo. Gli extra sono:
  •  Introduzione di Roger Fratter (4 minuti)
  •  Titoli di testa alternativi
 

Nessun commento:

Posta un commento