
Love is all you need è uno di quei titoli che promettono leggerezza, dolcezza, un sorriso tirato a fine visione. Peccato che invece regali un polpettone indigeribile, infarcito di drammi da rivista Harmony e dialoghi che sembrano scritti in un pomeriggio di pioggia da qualcuno in piena crisi esistenziale.
C’è troppa carne al fuoco: matrimoni, tradimenti, malattie, segreti di famiglia e paesaggi da cartolina sprecati come contorno insipido. Si finisce per provare quasi pena per i poveri protagonisti, impantanati in situazioni improbabili che vorrebbero commuovere o far ridere — ma finiscono per far sbadigliare.
Forse l’unico merito è ricordarci che “l’amore è tutto ciò di cui hai bisogno”… se non hai niente di meglio da fare, tipo stirare.
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