giovedì 21 agosto 2025

Ultimo giorno di Norvegia a Oslo

 


Ultima giornata in Norvegia, e decido di giocarmi bene le ore a disposizione prima del volo di ritorno. Mattina dedicata alla penisola di Bygdøy, facilmente raggiungibile con un traghetto dal centro: pochi minuti di navigazione ed eccomi nella zona che concentra alcuni dei musei più affascinanti del paese.

La prima tappa è il Fram Museum, interamente dedicato alla storia delle esplorazioni polari. All’interno è conservata la nave Fram, quella che ha portato Nansen e Amundsen nelle spedizioni artiche e antartiche. Camminare sul ponte di un vascello che ha solcato i ghiacci più estremi del pianeta trasmette un senso unico di avventura, sacrificio e sfida all’impossibile.

Accanto, il Norsk Maritimt Museum amplia lo sguardo: un percorso che racconta la tradizione marittima norvegese, dalle imbarcazioni vichinghe alla navigazione commerciale, con modellini, strumenti e perfino simulazioni multimediali che ti catapultano tra onde e vele.

Infine il Kon-Tiki Museum, forse il più “romantico”. Qui si rivive l’impresa di Thor Heyerdahl, che nel 1947 attraversò l’Oceano Pacifico su una zattera di legno di balsa per dimostrare che le antiche civiltà potevano stabilire contatti tra continenti lontani. La zattera originale è lì, davanti agli occhi, insieme ad altri cimeli delle sue spedizioni. È un museo che mescola scienza, sogno e avventura.

Dopo un pranzo veloce, il pomeriggio lo dedico a una lunga passeggiata al Vigelandsparken. Un parco monumentale che non assomiglia a nessun altro: oltre 200 sculture di Gustav Vigeland, in granito, bronzo e ferro battuto. Figure umane in tutte le pose possibili, dall’infanzia alla vecchiaia, dall’amore al conflitto. Il celebre “Bambino arrabbiato” e il colossale Monolitten, 121 figure intrecciate scolpite in un unico blocco di granito, sono immagini che rimangono impresse. Più cammini tra questi viali, più ti rendi conto che il parco è un grande racconto sull’umanità stessa.

Infine, il rientro in hotel per recuperare il bagaglio e il trasferimento verso l’aeroporto di Torp. Mentre attendo il volo, guardo fuori dalle vetrate: foreste fitte, laghi scuri, montagne che si intravedono in lontananza. Paesaggi che hanno accompagnato ogni singolo giorno di questo viaggio, regalandogli un’aura speciale. La Norvegia si congeda così, con la sua natura stupefacente e la sua capacità di sorprendere anche negli istanti finali.

Un commiato che sa di promessa: potrei tornare. Jeg kommer kanskje tilbake. 


Album fotografico Oslo #2




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