Lago dell’Accesa. Oggi sveglia presto, come mio solito, per arrivare prima che le pedane di legno che si affacciano sull’acqua vengano prese d’assalto. Il premio? Stendermi in totale pace davanti a uno specchio d’acqua che sembra inventato: il lago è piccolo, profondo circa 40 metri, ma con un’acqua talmente cristallina che pare quasi irreale. Si trova in Maremma, vicino a Massa Marittima, ed è alimentato da sorgenti sotterranee che mantengono sempre una trasparenza incredibile.
Mentre mi godevo il silenzio, ho condiviso il tempo con le libellule che sfrecciavano sopra la superficie e con una tartaruga d’acqua che ha fatto capolino vicino alla riva. Diventa ufficialmente il mio secondo animale guida, dopo il topo del deserto: lento, silenzioso, ma presente al momento giusto.
Abbiamo anche percorso qualche sentiero di trekking nei dintorni, fra boschi e tracce etrusche (qui un tempo c’era addirittura un insediamento minerario), ma il caldo ci ha riportati di nuovo verso l’acqua. Un altro tuffo, e tutto prende la giusta dimensione: refrigerio, quiete e la sensazione che certi luoghi siano fatti apposta per fermarsi e respirare.
Nessun commento:
Posta un commento