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giovedì 25 luglio 2024

Benvenuti a Marwen (2018)

A man dressed as a World War 2 pilot. A doll sized replica is seated beside him and look up at him.
Regia: Robert Zemeckis
Anno: 2018
Titolo originale: Welcome To Marwen
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.2)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Un'idea molto interessante quella di Zemeckis, anche se forse non propriamente adatta o del tutto compatibile con il tema scelto. Il film è infatti basato su una storia vera, che racconta la vita di Mark Hogancamp, interpretato da Steve Carell. Dopo essere stato vittima di una brutale aggressione che lo lascia con gravi danni fisici e mentali, Mark trova un modo unico per affrontare il suo trauma: crea un mondo immaginario chiamato Marwen, popolato da bambole che rappresentano persone reali della sua vita. Zemeckis utilizza una combinazione di live-action e CGI per portare in vita il mondo di Marwen. Questa tecnica permette di alternare tra la realtà e l’immaginazione di Mark, creando un’esperienza visiva unica che riflette la sua mente frammentata. La transizione tra il mondo reale e quello immaginario è fluida, con effetti visivi che danno vita alle bambole e alle loro avventure. Nonostante queste innovazioni tecniche a mio avviso manca una vero e proprio collegamento con il pubblico che solo in parte riesce a capire il disagio mentale del protagonista, davvero troppo semplificato e poco realista. Anche i personaggi, tra tutti l'ex fidanzato di Nicol, paiono troppo slegati tra loro e senza che possano essere utili alla trama. Marwen diventa un rifugio dove può elaborare il dolore e affrontare i suoi demoni, con le bambole che fungono da protettori e compagni, ma nel mondo reale tutto ciò scompare in maniera troppo repentina. Ad ogni modo Steve Carell offre una performance toccante e sfumata, catturando la vulnerabilità e la resilienza di Mark .

Edizione: Bluray
Versione semplice in amaray con ottima resa video, traccia italiana in Dolby Digital 5.1 mentre gli extra sono:
  • Scene eliminate (11 minuti)
  • Gli abitanti di Marwen (4 minuti)
  • Un regista visionario (5 minuti)
  • Costruendo Marwen (4 minuti)
  • Bambole viventi (4 minuti)
     

venerdì 26 febbraio 2021

Le Streghe (2020)

 

Regia: Robert Zemeckis

Anno: 2020

Titolo originale: The Witches

Voto e recensione: 4/10

Pagina di IMDB (5.3)

Pagina di I Check Movies

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Film:
Ero andato un po' a colpo sicuro vedendo la firma di Robert Zemeckis, ma mi sono ritrovato noiosamente a  guardarmi un film per famiglie con topolini che si muovono in un ambiente decisamente finto e ricostruito con gli odierni risvolti tecnologici. La colpa della poca originalità la dobbiamo però a numerose altre pellicole precedenti che già hanno utilizzato i topolini come soggetti e probabilmente alla trama che si basa su di un romanzo degli anni ottanta. Comunque si vuole dare un'impronta da commedia con il mieloso messaggio di sottofondo per accettarsi per ciò che siamo. Noia. A tenere le redini del tutto ci stanno comunque gli effetti speciali, che s fondono il reale con il fantastico pur risultando artificiosi. C'è una punta di horror, soprattutto nelle figure delle streghe, ma non si arriva mai a superare il limite del racconto per bambini nonostante sia abbastanza chiaro il taglio che invece regia e produzione volessero tentare. Molto più adatto ai piccini che ai genitori che continueranno a sbadigliare. 

Edizione: bluray
Semplicissima amaray con un disco bluray la cui qualità video è ottima, la traccia italiana resta una semplice Dolby Digital multicanale e che contiene i seguenti extra:
  • Making of (6 minuti)
  • Roald Dahl: the story behind (5 minuti)
  • Magic mouse-maker potion (1 minuto)
  • Gag reel (1 minuto)
  • Deleted scenes (6 minuti)
 


martedì 13 marzo 2018

Chi Ha Incastrato Roger Rabbit (1988)




Regia: Robert Zemeckis
Anno: 1988
Titolo originale: Who Framed Roger Rabbit
Voto e recensione: 8/10
Pagina di IMDB (7.7)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Per quanto mi riguarda è un grandissimo capolavoro cinematografico. Robert Zemeckis era nel punto più alto della sua carriera per l'intrattenimento sfornando in quegli anni i Ritorno Al Futuro e riuscendo ad osare e creare un prodotto nuovo ed innovativo. Chi Ha Incastrato Roger Rabbit ha come parola d'ordine il mix. Non si limita infatti ad essere un film a tecnica mista, in cui attori in carne ed ossa interagiscono con una parte animata, ma mischia anche più generi, come la commedia, il noir, il fantastico, il giallo e propone un'esperienza unica in cui appaiono personaggi Disney con quelli della Warner, della Paramount, della Universal e così via. Cartoonia è davvero un mondo completo. Ed è completo il fatto che si possa fondere con le scene in live action: una cosa mai vista prima in questo modo (certamente Mary Poppins è più datato, ma non il risultato è decisamente diverso) con interazioni davvero sorprendenti. Anche oggi. Non esistono forzature, non esistono stonatura, funziona in ogni sua parte, dalla scenografia alla sceneggiatura, dai dialoghi agli effetti speciali. E non stanca mai, non è lento, non ha un ritmo confusionario, è davvero equilibrato. Poi ci sono scene spassose, inizia con il botto e già ti pieghi in due, riesce a prendere il meglio da determinati clichè cartooneschi, il cast che vede Bob Hoskins e Christipher Lloyd ti fa esaltare nel migliore dei modi possibili. E la cosa migliore sta nel fatto che puoi apprezzarlo a cinque anni, come a dodici, come a venti come a quaranta e così via. 

Edizione: buluray
Si tratta dell'edizione per il 25° anniversario dall'uscita del film, ma a parte il fatto di essere in alta definizione per il supporto video, non ci sono particolarità di sorta. Per essere un'edizione di un capolavoro che arriva per la prima volta in bluray, a mio parere è fin troppo semplice: un normale amaray a disco singolo. La parte live action è quella che beneficia maggiormente del remaster con dettagli più marcati così come una corretta colorometria che ci riporta negli anni quaranta. Subisce un po' l'età del prodotto invece la definizione riguardante gli oggetti animati che interagiscono con il mondo reale. La traccia audio italiana è in Dolby Digital 5.1 ma non di eccelsa qualità, mentre per quella originale abbiamo una codifica lossless in DTS HD MA. Gli extra sono:

  • Commento audio dei produttori
  • 3 cortometraggi di Roger Rabbit (in inglese, francese e spagnolo)
  • Chi ha fatto Roger Rabbit? (11 minuti)
  • Scena eliminata (5 minuti)
  • Prima e dopo (3 minuti)
  • Controfigure toon (3 minuti)
  • Dietro le orecchie (37 minuti)
  • Sul set! (5 minuti)

martedì 12 settembre 2017

La Leggenda Di Beowulf (2007)




Regia: Robert Zemeckis
Anno: 2007
Titolo originale: Beowulf
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.2)
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Film:
Ricordo di aver studiato la storia a scuola, ma ho pesantissimi buchi nelle memoria, per cui la trama mi sfugge quasi totalmente, di sicuro epico, ma non mi pareva così fantastico. Mea culpa sicuramente, preferivo l'epica classica. Devo inoltre dire che i primi minuti, anzi secondi, del film mi hanno alquanto spiazzato: non mi aspettavo una così massiccia presenza di computer grafica: a occhio e croce è pressochè totale. E mi ha pure abbastanza disgustato, perchè sembra la presentazione di un videogioco, salvo poi farmela apprezzare mano a mano che si va avanti nella visione. Non in tutte le scene, sia chiaro visto che i movimenti di alcune paiono impacciati ed irreali. C'è inoltre un netto contrasto tra i volti ed i corpi dei personaggi principali e quelli secondari. Tralasciando gli effetti grafici, che appagano soltanto a metà, la storia ha ugualmente effetti che ti lasciano interdetto: si nota una certa predisposizione per sottolineare l'importanza delle gesta raccontate così come per le scene puramente di intrattenimento, ma si ha come l'impressione che manchi qualcosa di più profondo. Più che altro è un film che può essere visto con interesse per come è stato creato e prodotto, nonostante i numerosi bassi che lo contraddistinguono. Un cinque sulla fiducia a Zemeckis.

Edizione: BD
Mi ritrovo tra le mani un'edizione che non riesco a vedere su Amazon, per quanto riguarda l'artwork: il mio ha la figura della cover originale, con la parte in basso illuminata da sole (come nell'edizione UK per intendersi), la scritta "Beowulf" in rosso, sempre Director's Cut, ma localizzato in italiano con il sottotitolo "Affronta i tuoi demoni". Vabbeh, niente di particolare, giusto per puntualizzare. Varie tracce audio al suo interno, tra cui l'originale in TrueHD e l'italiana in semplice Dolby Digital 5.1 mentre gli extra sono i seguenti:

  • A heros jurney - Il making of (25 minuti)
  • La realizzazione del film (11 capitoli per un totale di 22 minuti)
  • Dal poema leggendario al grande schermo (5 minuti)
  • Il processo creativo: dall'ispirazione al risultato finale (5 minuti)
  • Beasts of burden: la creazione dei mostri (7 minuti)
  • La scelta dell'interprete del personaggio principale (2 minuti)
  • Scene inedite (12 minuti)

martedì 15 agosto 2017

Allied - Un'Ombra Nascosta (2016)




Regia: Robert Zemeckis
Anno: 2016
Titolo originale: Allied
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.1)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Se si inizia quella che vorrebbe essere una recensione con delle premesse, secondo me non si parte con il piede giusto, ma mi capita molto spesso, e questa è una di quelle volte. Allied lo considero un bel film, confezionato candidamente da Zemeckis, la cui però sceneggiatura, anticipa molto ciò che ci si presenta in maniera neanche troppo velata durante la trama: quindi subito dopo la prima parte introduttiva o mi aspettavo un film d'azione in cui marito e moglie giocano a fare le spie, ma era fin troppo evidente che non fosse questo il caso, o che ci si ponesse l'interrogativo tra i più bestialotti di tutti "mia moglie è una spia???". Con ben tre punti di domanda. Un gioco semplice e corrosivo nella vita di coppia in un film il cui genere spionistico ha il sopravvento sul drammatico e sul romantico. Comunque dicevo, bello in molte sue parti, compresa la scenografia, sebbene un po' troppo infarcita di effetti speciali e sfondi ricreati, che però hanno quel che di realistico, anche se colorato. Avvincente per quanto riguarda la buona dose di azione, calzante perchè difficilmente annoia. Già, ma questo idillio di amore tra i due protagonisti almeno per quanto mi riguarda non colpisce così tanto, non entra bene in testa il ricatto e la possibilità di non scelta. Il dubbio calato sul personaggio di Marion Cotillard, è bello peso e l'amore di Brad Pitt non basta.
Edizione: BD steelbook
Edizione bluray con custodia steelbook, titolo esclusivamente inglese sia sul fronte (in rielevo) che sulla costina. Audio per la traccia italiana in Dolby Digital 5.1 e gli extra, numerosi, tutti raccolti per essere avviati in un'unica voce, oltre che separatamente:

  • extra (1 ora e 8 minuti)


sabato 3 dicembre 2016

The Walk (2015)




Regia: Robert Zemeckis
Anno: 2015
Titolo originale: The Walk
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (7.4)
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Arriviamo subito al dunque: non mi ha trasmesso molto. Sarò io insensibile, sicuramente, sarà forse anche che la parte della preparazione è estremamente lunga e poco interessante, sarà anche che gli spettacolari effetti visivi non bastano a farti stare nel vuoto e farti trascinare da queste emozioni. Magari in 3D, come in molti dicono, fa un altro effetto. Magari. E magari in molti si sono anche fatti prendere dall'omaggio sulle Torri Gemelle con quel "per sempre" che invece a me ha messo tristezza, o sempre magari ho trovato alcune vicende, come i rapporti personali, un po' troppo romanzate, adattate a risultare vincenti e simpatiche. Insomma per me non è stato affatto un bel film soprattutto perchè avrei tagliato tre quarti della pellicola. Se avessi lasciato quella che mi piace sarebbe però stato un semplice documentario inconsistente. Quindi forse è l'atteggiamento che ho nei confronti della trama ad essere sbagliato. Ma soprattutto una cosa: bello lo steelbook graficamente, ma credo che si tratti di uno dei peggiori bluray che abbia mai avuto. Lo si nota subito con quelle odiose barre orizzontali di un nero spento, quasi tendente al grigio. Abominevole. All'inizio pensavo che fosse un effetto voluto (e lo avrei preso a schiaffi) da Zemeckis per sottolineare gli anni settanta, ed invece è presente per tutto il film. Altra cosa aberrante è la lingua: il passaggio da italiano (tradotto dall'inglese) e francese è fastidioso. Sottotitolato in inglese e neanche per tutte le battute. Se lo vuoi in italiano devi impostare i subs per tutto il film. Boh, ai limiti dell'inconcepibile. Gli extra sono:

  • Scene eliminate (6 minuti)
  • I primi passi (9 minuti)
  • Pilastri di sostegno (8 minuti)
  • L'incredibile camminata (11 minuti)
  • 2 trailer

sabato 24 maggio 2014

Flight (2012)


Regia: Robert Zemeckis
Anno: 2012
Titolo originale: Flight
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.3)
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L'ultimo film di Robert Zemeckis che ho recensito, anche abbastanza recentemente, è stato Cast Away che ha come comune denominatore il disastro aereo. Solo che qui il punto di vista è interamente incentrato sul pilota (Denzel Washington), eroe non propriamente buono, ma neanche cattivo. E' sua prerogativa quella di puntare molto sul protagonista e sulla sua capacità di reggere completamente le fila della pellicola. Ed il mio amico Denzel, che voglio ricordare a tutti di aver (ri)conosciuto a Los Angeles , riesce a tenere una parte stratosferica: quella dell'uomo in bilico tra i propri demoni e l'essere anche un eroe. Il tema principale, tanto da poter pensare ad un titolo alternativo come "Drunk" è l'alcolismo e la convivenza con questo male, anche in un momento estremamente delicato e complicato come quello qui descritto. Un uomo allo sbando, alle volte anche ridicolo ed estremizzato che non sa dire di no alla bottiglia (ma neanche ad una bella pista di coca), può anche non essere troppo simpatico da interpretare. La sceneggiatura purtroppo a mio avviso non è all'altezza dell'attore, e risulta oltremodo semplicistica, senza alcuna svolta o impennata di sorta. Il film, permettetemi tali metafore, non decolla, ma anzi cade in picchiata come il volo 227 per Atlanta. Già perchè la drammaticità del momento viene troppo spesso banalizzata da un plot narrativo poco palpabile, che si perde in scene che possono risultare poco credibili. D'accordo la difficoltà di liberarsi dell'alcol, ma proprio l'unica sera che conta, un uomo non riesce a non ingurgitare ettolitri di inebriante nettare? Proprio quella sera deve cazzeggiare e fare l'idiota esagerando a dismisura? Per poi giungere ad un improbabile rimorso in extremis che lo porta a sputtanarsi per che cosa? Per non dire che un'assistente di volo può, forse aver bevuto al posto suo? A parte che è morta nell'incidente e quindi di certo non verrà processata, ma questa non avrebbe avuto nessuna responsabilità diretta o indiretta sull'accaduto. Debole quindi, troppo, dal punto di vista narrativo, con forzature create ad hoc per contribuire all'economia della storia. L'atterraggio poi è troppo moralista nel finale, con tutti contenti ed orgogliosi del risultato ottenuto. Il bluray si lascia guardare molto bene: strepitose le immagini del disastro, il resto è statico e non vale la candela. Idem per il comparto audio che presenta un Dolby Digital 5.1 compresso. Gli extra ci sono, ma abbastanza ripetitivi e di breve durata. 
  • Le origini di Flight (10 minuti)
  • Making of (11 minuti)
  • Anatomia di un incidente aereo (8 minuti)
  • Le domande e le risposte migliori (14 minuti)

sabato 12 aprile 2014

Cast Away (2000)


Regia: Robert Zemeckis
Anno: 2000
Titolo originale: Cast Away
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (7.7)
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Zemeckis trasforma Tom Hanks nell'attore unico di questo lungo, ma piacevole film. Anche includendo le parti iniziali e finali del film è il protagonista assoluto e recita quasi esclusivamente da solo con monologhi, anche le poche volte che è in compagnia. La trama è semplice, lineare e realista: racconta di un moderno Robinson Crusoe, unico sopravvissuto di un incidente aereo. L'isola in cui precipita è disabitata e l'unico suo compagno di riflessioni è Wilson, soltanto un pallone da calcio. Zemeckis punta molto sul realismo e sul rendere la storia attuale e vera.E non solo nella parte focale e cruciale della trama (non è facile accendere un fuoco o pescare), ma anche con i dettagli: Chuck Noland lavora alla FedEx, gli fa male un dente, ha pensato al suicidio. Insomma è una persona normale. Così come lo è la moglie che si risposa pur amandolo e credendolo quindi disperso. E' il realismo che è alla base del film e questo lo possiamo assaporare all'inizio, alla fine così come per le quasi due ore che brancola sulla spiaggia cercando di sopravvivere. Però ciò che resta di più dopo aver visto Cast Away è senza ombra di dubbio al la prova di Tom Hanks: ingrassato, invecchiato, sciupato, rinsecchito, palestrato, ringiovanito. Fa di tutto in un arco di tempo abbastanza ampio anche a livelli narrativi. Coadiuvato da ottime riprese ed effetti visivi si muove alla perfezione all'interno del teatro messo in piedi per lui e lui soltanto. Mitico, da vedere e non annoia.

venerdì 7 giugno 2013

Forrest Gump (1994)


Regia: Robert Zemeckis
Anno: 1994
Titolo originale: Forrest Gump
Voto: 8/10
Pagina di IMDB (8.7)
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Alzi la mano chi non ha ancora visto Forrest Gump. Eccomi. Mi sa che fino a ieri ero rimasto uno degli ultimi. Quindi neanche sto a dirvi quanto sia bello, questo lo sapete già. Un po' mi sento in colpa, ma una serie di casualità e di non scelte, hanno fatto sì che trovassi il climax adatto soltanto adesso. Conoscevo già a grandi linee la storia, il mix vincente tra film drammatico, commedia e romantico. Non mi aspettavo però che Zemeckis (sebbene avessi molta fiducia in lui) riuscisse a creare qualcosa di così profondamente geniale. Le micro ucronie personali in cui il giovane Gump si imbatte vivendo anni fondamentali della recente storia americana sono un qualcosa di talmente ben costruito che alle volte sembra di stare ad ascoltare il racconto di uno svitato. Ed in effetti Forrest, Forrest Gump non è nel pieno delle facoltà mentali che possiamo attribuire ad una persona "normale". Attraverso questa figura, sostanzialmente buona ed ingenua, riviviamo marginalmente fatti che dall'enorme portata storica, politica e culturale: il Watergate, il movimenti di Elvis, la nascita della Apple, lo smile, Imagine di Lennon solo per citare le più frivole, ma anche il Vietnam, gli hippies, la Guerra Fredda, il razzismo... Astutamente e senza troppo clamore abbiamo anche una critica al modello scolastico USA, alla vita militare, ai movimenti rivoluzionari. Ma possiamo ritrovare anche l'esaltazione per l'amicizia, per il raggiungimento del sogno americano e per l'amore che aleggia per tutta la pellicola abbracciando diverse scene indimenticabili. Ecco quindi una sorta di Bignami scritto con le mani di un bambino molto sensibile. Standing ovation anche per gli attori: Tom Hanks tra tutti, ma anche Gary Sinise e Robin Wright . Aggiungiamo pure effetti speciali di grande rilievo senza però essere ingombranti ed una colonna sonora da brivido che abbraccia almeno due decenni pieni. Davvero indimenticabile, e se non volete essere stupidi non fate gli stupidi: guardatelo ancora una volta.
La versione bluray contine due dischi, il primo con il film, due tipologie di commenti e la segnaletica musicale interattiva, il secondo con gli extra: tra parentesi la durata in minuti.

- Diario da Greenbow (26)
- L'arte di adattare una sceneggiatura (27)
- Oltre l'impossibile - Forrest Gump e la rivoluzione degli effetti visivi (27)
- Il piccolo Forrest (15)
- Una serata con Forrest Gump (55)
- Make up di Forrest Gump (8)
- L'ingegneria del suono (15)
- Scenografie (7)
- Effetti visivi (30)
- Test sullo schermo (7)
- Trailer

giovedì 29 dicembre 2011

Ritorno al futuro - Parte III (1990)


Regia: Robert Zemeckis
Anno: 1990
Titolo originale: Back to the future - Part III
Voto: 7/10
Pagina di IMDB
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Il capitolo conclusivo della trilogia di Ritorno al futuro e senza dubbio quello più slegato dal resto dei film, nonostante sia il naturale proseguimento della Parte II. Nonostante sia l'unico che ho avuto il piacere di vedere al cinema (prima addirittura del secondo), lo ritengo quello leggermente più debole, proprio per il suo correre su binari differenti. E' quello maggiormente adatto a tutti, la classica pellicola da famiglia che strizza l'occhio a bambini e meno giovani, grazie all'ambientazione western. Si lascia un po' da parte infatti tutto il resto e la trama romantica ed avventurosa riporta davvero indietro negli anni. Non avremo un vero e proprio film di Sergio Leone, ma la caratterizzazione western esula dal viaggio nel tempo. Si sopravvive anche avendo la Delorean sullo sfondo ed il volopattino introdotto a forza. La storia d'avventura avrebbe potuto esistere anche al di fuori del contesto. Per il resto è un film di grande impatto e cambiamento: Doc e Marty praticamente si scambiano i ruoli, divenendo uno irresponsabile ed innamorato, l'altro più maturo e riflessivo. E' un divertente gioco tra i personaggi, che non sono per niente statici, quanto umani. Da notare inoltre la crescita di Marty dal primo capitolo a questo, in cui impara anche a non accettare le sfide. Per quanto riguarda Emmet, lo abbiamo finalmente a casa: ed è bellissimo il contrasto che vede uno scienziato geniale, trovarsi comodamente e bene nel 1800. Effetti speciali forse minori rispetto alle avventure precedenti, ma una location ben ricostruita che ricorda davvero le città di due secoli fa. Degno di nota il treno in pieno stile steampunk che ha fatto sicuramente sognare ogni bambino la prima volta che lo ha visto. E non solo al prima, credetemi. Il bluray resta sempre ben fatto con numerosi extra che non risultano noiosi e troppo lunghi.

venerdì 25 novembre 2011

Ritorno al futuro - Parte II (1989)


Regia: Robert Zemeckis
Anno: 1989
Titolo originale: Back to the future - Part II
Voto: 8/10
Pagina di IMDB
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Volete un paradosso? Il sequel di Ritorno al Futuro non è il mio preferito della saga, ma lo considero il migliore ed il più importante. La parte più debole non è tanto la trama, un po' frastagliata, quanto il suo status di "film di mezzo". E' decisamente la storia che fa da collante per tutta la trilogia ed è normale che possa avere dei punti deboli. Dobbiamo considerare però la sua grandiosità nel fatto di essere un sequel veramente atipico. Infatti esistono i seguiti studiati a tavolino per fare incassi o quelli creati sull'onda del successo del primo blockbuster, ci sono quelli che fanno già parte di una saga predefinita e quelli che sono completamente slegati dagli altri capitoli. Qui il caso è un po' differente: terminato il primo, non era previsto il secondo. Ma una volta ideato questo e realizzato, si è riusciti ad integrarlo alla perfezione sia con al prima parte che con la terza. Guardando il film del 1989 può sembrare che il corso e l'evoluzione della storia sia del tutto naturale, mentre inizialmente non era affatto così. Ecco dove sta il colpo di genio. Proseguiamo poi con le varie ambientazioni: futuro, presente (ucronico) e passato. Ognuna di queste è speciale. Impossibile non essere curiosi e voler sapere ed ammirare cosa accadrà tra... ormai solo tre anni, ma all'epoca quasi trenta. Ovvio, le macchine volanti erano un azzardo, una scelta piuttosto legata alla trama, ma non siamo poi troppo lontani dal resto. La tv multimediale ad esempio è già realtà, e se non sediamo a tavola sempre collegati con appositi occhiali, lo facciamo grazie agli smartphone... Magari i nostri vestiti non si adeguano alla nostra corporatura, ma il 3D, anche come mezzo pubblicitario è presente... Il presente cupo e tetro della parte centrale è poi raccontato in maniera realistica e meno romantica rispetto al resto: ci sono morti, corruzione, violenze, cattiveria. Si scavalcano gli standard da cinema per famiglie per dare maggiore realismo e soprattutto pathos alla pellicola. Il guaio è stato fatto, con i viaggi nel tempo non si scherza, e si deve rimediare a tutti i costi. Il 1955 ricostruito e rivisto da un'altra angolazione rispetto alle precedente è sublime: scene ricreate da capo per ricalcare ciò che era già stato girato. Averlo saputo prima eh? Ma la sfida era proprio quella. E l'hanno vinta alla grande, anche senza l'Almanacco Sportivo, per Giove!!

lunedì 27 dicembre 2010

Ritorno Al Futuro (1985)

Chissà se esiste qualcuno che non ha mai visto questo film. Io mi auguro di no, anche se qualche giovincello magari lo ha scartato e bollato come antiquato ed ha preferito guardare altra cose. Come tanti altri invece per me è un must che non risulta mai obsoleto. Visto talmente tante volte che provo imbarazzo a fare un qualsiasi tipo di commento. Il piacere nell'averlo rivisto non sta solo nel riaffioramento dei ricordi e nell'anticipazione di molte battute. Quest anno è uscito il cofanetto da collezione con la trilogia in bluray, gli extra e soprattutto il modellino della DeLorean: la mia auto dei sogni. Sono passati 25 anni e finalmente è disponibile anche nel formato ad alta definizione per eccellenza, con contenuti extra realizzati appositamente per questo importante anniversario.