domenica 19 ottobre 2025

Jack Vance - Fuga Da Tschai

Fuga da Tschai 
Autore: Jack Vance
Anno: 1970
Titolo originale: The Pnume 
Voto e recensione: 4/5
Pagine:  144
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Trama del libro e quarta di copertina:

Se la superficie di Tschai pullula di razze e civiltà diversissime, il vero enigma del pianeta sta nel sottosuolo. Adam Reith, che ha percorso in lungo e in largo continenti e oceani, che ha superato, con la forza o con l'astuzia, tutti i pericoli concepibili, e che si crede ormai vicinissimo all'astronave della salvezza definitiva, s'accorge d'essere stato troppo ottimista. I suoi viaggi, le sue imprese, sono stati seguiti fin dal primo giorno da osservatori silenziosi e persistenti: e proprio quando la libertà gli sembra a portata di mano, precipiterà nel loro regno d'ombre, nel loro antichissimo, sussurrante labirinto di talpe, dove il tempo non si calcola a ore o a secoli, ma a centinaia di millenni. L'ultimo nemico di Adam Reith sarà il gelo immobile e indifferente di un immenso museo. 

Commento personale e recensione:

Quarto e ultimo volume della tetralogia di Tschai, Fuga da Tschai (The Pnume, 1970) è, sorprendentemente, il più riuscito della serie. Dopo l’altalena narrativa dei libri precedenti, questo capitolo riesce a coinvolgere pienamente, immergendo il lettore nelle profondità del pianeta e nella società sotterranea dei misteriosi Pnume.

Le descrizioni sociali e culturali sono tra le più affascinanti ideate da Vance: bizzarre, sì, ma non tanto distanti da certe rigidità e abitudini umane che diamo per scontate. Questo rovesciamento di prospettiva è uno dei punti di forza del romanzo, capace di mescolare meraviglia e sottile ironia antropologica.

Pur rimanendo un’opera più fantastica che scientifica — Vance non si è mai interessato a costruire un futuro tecnologicamente credibile — il libro è ricco di ritmo e avventura, con una narrazione che scorre veloce e tiene alta l’attenzione. Il finale arriva forse un po’ troppo in fretta, ma non ne sminuisce l’effetto complessivo.

Un lavoro sorprendente per coerenza interna e potenza immaginativa: chiudere il ciclo di Tschai con i Pnume significa entrare finalmente nel cuore più enigmatico di questo mondo alieno, e uscirne con la sensazione di aver assistito a un grande viaggio.


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