Come da tradizione ormai consolidata su queste pagine, ogni aggiornamento del sistema operativo del mio smartphone finisce nero su bianco su VER. Non perché ci sia chissà quale entusiasmo tecnologico da condividere, ma più per tenere traccia di ciò che succede nel mio microcosmo digitale – che, come quello biologico, ogni tanto necessita di un reset.
Questa volta tocca alla versione 14.0.0.1901 di OxygenOS per OnePlus 12 Pro, scaricata e installata oggi.
Peso dell’aggiornamento: circa 950 MB, quindi niente di minuscolo, ma nemmeno un rimpasto da rivoluzione.
Changelog? Essenziale: aggiornamento delle patch di sicurezza Google al mese di aprile 2025. Stop.
Niente nuove funzioni, niente migliorie degne di nota, niente schermate che mi fanno dire “ah, interessante”. È il classico aggiornamento da manutenzione: invisibile ma necessario, come rifare i conti della lavatrice o cambiare il filtro del condizionatore.
Installazione liscia come sempre, riavvio rapido, sistema stabile.
Nessuna variazione evidente in termini di performance, autonomia o interfaccia. E no, nemmeno un nuovo bug per movimentare la giornata.
Lo segnalo qui per coerenza, per abitudine e – perché no – per chi come me pensa che il vero controllo digitale passi anche dal sapere quando e come cambia il codice che porti in tasca.
Fine delle trasmissioni. Alla prossima build.
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