Unico disco degli HIM nella mia collezione, ma sufficiente a farmi capire perché abbiano lasciato un segno. Love Metal è stato il mio punto d’ingresso e, in tutta sincerità, anche l’unico che possiedo: mi ha colpito abbastanza da prenderlo e ascoltarlo, ma nemmeno a cercarne un altro. Non sono un fan della band, né esperto del loro passato, ma questo album, con la sua confezione dorata e l’onnipresente Heartagram, ha un suo perché.
Il sound è quello di un rock gotico intriso di romanticismo decadente, ma con una base decisamente solida. L’apertura con "Buried Alive By Love" mette subito le cose in chiaro: riff massicci, voce che graffia e un ritornello che resta in testa. La successiva "The Funeral of Hearts" è più malinconica, ma senza perdere impatto, mentre "Beyond Redemption" affonda le radici in un dark rock ben costruito e "Sweet Pandemonium" regala atmosfere più sognanti.
Tra i brani che mi sono rimasti impressi: "Soul On Fire", energico ed esplosivo, e "The Sacrament", più delicato e melodico, con il pianoforte a farla da padrone. La parte finale dell’album, con "The Path" , si fa più ambiziosa: lunga, drammatica, quasi epica. Non mancano spunti che ricordano tanto i Bon Jovi quanto i Black Sabbath, ma tutto riletto con un’estetica dark molto riconoscibile.
Anche se non mi ha convertito a un fan devoto, Love Metal si merita un posto sugli scaffali per il suo mix riuscito di romanticismo dark e chitarre piene. E ammetto che The Funeral of Hearts, ai tempi, me la sono pure registrata su qualche vecchia cassetta.
Tracklist ufficiale:
- Buried Alive By Love
- The Funeral of Hearts
- Beyond Redemption
- Sweet Pandemonium
- Soul on Fire
- The Sacrament
- This Fortress of Tears
- Circle of Fear
- Endless Dark
- The Path
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