C’è una sorta di magia proibita nelle cover. Per molti di noi, c'è quel brivido sottile nello scoprire una canzone che suona familiare e nuova allo stesso tempo, o addirittura—eresia per i puristi—nell’innamorarsi di una versione rifatta prima ancora di sapere che esistesse un originale.
Se anche voi fate parte di quella schiera di ascoltatori che amano fare "archeologia musicale" al contrario, partendo dal remake per arrivare alla fonte, "The Spaghetti Incident?" dei Guns N' Roses non è solo un album: è una mappa del tesoro. E pensate a quel piccolo Jack di metà anni 90 che non aveva a disposizione il web. Quello che oggi facciamo in dieci secondi, poteva essere fatto in dieci mesi. E non scherzo.
Un ritorno alle origini nel momento dell'addio
Uscito nel 1993, questo disco è spesso ricordato come il canto del cigno della formazione storica (o quasi) della band, un ultimo respiro caotico prima dello scioglimento di fatto. Ma liquidarlo così sarebbe un errore.
Dopo la grandiosità orchestrale, a tratti eccessiva, dei due (prima o poi prenderò forza e coraggio per scriverci due righe) Use Your Illusion , Axl e soci sentirono il bisogno fisiologico di tornare nel garage. Di spogliarsi delle sezioni fiati, dei pianoforti a coda e delle produzioni hollywoodiane per tornare a sudare su amplificatori scassati.
"The Spaghetti Incident?" è, nella sua essenza, una lettera d'amore. È la compilation che un amico ti registrerebbe su una cassetta per dirti: "Ehi, ecco cos'eravamo noi prima di diventare le rockstar più famose del pianeta".
Il suono: Sporco, Cattivo e Onesto
La bellezza di questo album risiede nella sua immediatezza. Non c'è la ricerca della perfezione; c'è la ricerca dell'attitudine. Il sound è grezzo, urgente, un ibrido strano e affascinante tra il punk rock del '77 e il glam rock più sguaiato.
È un disco che puzza di birra versata sul pavimento e di sigarette spente male. Ed è proprio per questo che funziona.
I Guns qui non cercano di "migliorare" gli originali. Cercano di appropriarsene. Prendono brani dei The Damned, UK Subs, New York Dolls o The Stooges e li suonano con la ferocia di chi sa che, sotto sotto, è ancora una street band di Los Angeles. La voce di Axl Rose qui è diversa: meno acuti striduli, più toni bassi, quasi a voler emulare i crooner del punk britannico.
Il fascino della scoperta
Per chi ama le cover, questo album è un parco giochi. La cosa meravigliosa di The Spaghetti Incident? è che ha funto da apripista su altri generi per un'intera generazione.
Quanti ragazzini negli anni '90 hanno scoperto l'esistenza di Iggy Pop o dei T.Rex solo perché hanno comprato questo disco? È qui che l'album trionfa: ti prende per mano con il sound familiare dei Guns N' Roses e ti accompagna nei vicoli bui della storia del rock, presentandoti band che magari non avresti mai cercato da solo.
È l'esempio perfetto di come una cover ben fatta non debba per forza superare l'originale, ma debba dialogare con esso. Ascolti i Guns, ti esalti, e poi corri a cercare la versione originale, scoprendo un mondo nuovo.
Conclusione: Un party album sottovalutato
A distanza di decenni, questo lavoro si è scrollato di dosso le critiche feroci dell'epoca. Non è un album intellettuale, non è un concept album. È un party album nel senso più nobile del termine.
È un disco da mettere su quando si ha voglia di energia pura, senza troppi fronzoli. Per chi ama le reinterpretazioni, è una testimonianza vitale di come una band all'apice del successo decida di guardarsi indietro, non con nostalgia, ma con rispetto rabbioso verso i propri maestri.
Se amate le cover, questo è un capitolo imprescindibile: un caos organizzato che vi farà venir voglia di imbracciare una chitarra, o quantomeno di andare a scavare nei vecchi vinili dei vostri genitori.

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