Un crollo verticale che rasenta la vergogna
Se nella recensione della prima stagione ero stato indulgente, sottolineando come la serie fosse comunque godibile nonostante i difetti, qui alzo le mani e faccio mettere a VIKI il pre titolo in grassetto e caratteri cubitali Definire questa seconda stagione "deludente" sarebbe un eufemismo, un modo per non essere completamente sinceri. La verità è che, rispetto al capitolo precedente (ma anche rispetto alla media delle serie tv attuali, che hanno un livello non alto), siamo di fronte a un prodotto che si può tranquillamente definire vergognoso.
Caos narrativo e salti ingiustificati
Come sapete, non ho letto i romanzi di King, ma parlando con il mio amico Roikin – che invece la trilogia la conosce bene – è emerso un dettaglio sconcertante che spiega parte del disastro. Sembra che gli sceneggiatori abbiano deciso di saltare a piè pari il secondo romanzo (Chi perde paga) per basare questa stagione direttamente sul terzo (Fine turno). Se la memoria di Roikin non inganna, manca quindi totalmente il rispetto della cronologia e della fedeltà all'opera originale. E il risultato si vede tutto.
Un cambio di genere inaccettabile
La cosa che fa più rabbia è il cambio di rotta improvviso e insensato. Eravamo partiti con un thriller poliziesco solido, un "gatto col topo" realistico, e ci ritroviamo catapultati in una sorta di fantascienza paranormale di serie B.
L'idea che Brady Hartsfield (Mr. Mercedes), in stato vegetativo, riesca a "controllare le menti altrui" è una forzatura che distrugge la credibilità costruita in precedenza.
Ancora peggio è il tentativo maldestro di giustificare questa sorta di telepatia attraverso improbabili effetti collaterali di farmaci sperimentali. È una spiegazione che non regge, che fa acqua da tutte le parti e che trasforma un villain inquietante in una caricatura da fumetto scadente.
Scrittura grossolana
A livello tecnico, la sceneggiatura è il vero colpevole. È frivola, grossolana e palesemente arrangiata. Manca di coesione, manca di logica interna. Le situazioni che fanno storcere il naso non sono più "alcune" come nella prima stagione, ma sono la norma. Si ha la sensazione costante che gli autori non sapessero come portare avanti la storia e abbiano buttato dentro idee a caso, sperando che lo spettatore non se ne accorgesse.
Conclusione
Questa seconda stagione è un'enorme occasione persa. Ha preso tutto ciò che di buono c'era nella prima (il cast, l'atmosfera cupa) e lo ha gettato alle ortiche in favore di una trama ridicola e di una scrittura pigra. Se avete amato la prima stagione per il suo realismo crudo, scappate: qui troverete solo confusione e imbarazzo.